martedì 10 gennaio 2012

Disastro - Notte silenziosa e nera, fuoco inatteso. Distruzione.

                        

Arriva un tempo in cui il disastro colpisce. E' così travolgente, che non possiamo fare altro che accettarlo. Il disastro altera il corso dei nostri giorni, del nostro lavoro, dei nostri stessi pensieri. Siamo tentati di odiarlo, ma non serve. Non possiamo dire che il disastro ce l'aveva con noi, sebbene i suoi esiti siano stati mortali, così come è difficile dire che ci ha << mandato all'aria>> i piani: perchè, in un attimo, ha letteralmente sconvolto la nostra giornata. Il disastro è una cosa naturale, non una maledizione degli dèi, nè una punizione. Scaturisce da un'interazione tra forze: il terremoto dalle pressioni sotteranee, l'uragano dal vento e dalla pioggia, l'incendio improvviso da una scintilla. Di fronte a un grande disastro, subito ci chiediamo: <<Perchè?>>  Invece non dovremmo permettere alla superstizione di interferire, impedendoci di accettare le cose con calma e obbiettività. Nessun dio ci viene a trovare seminando distruzione. I disastri possono cambiarci profondamente, ma passano. Dobbiamo aggrapparci alle nostre convinzioni più radicate e ricordare i nostri intenti. Se restare cenere, o diventare araba fenice, dipende da noi...

                                      

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