martedì 20 marzo 2012

ETERNAMENTE INVALICABILE Davide Trapanese



Batti e ribatti il martello sul chiodo già storto, getti la terra alla bara dell'uomo che è morto. Spezzi le foglie del fiore appena sbocciato, sorte arrogante, chiedici Scusa... per un bimbo mai nato. Sai di essere forte e di poter tutto, ed ecco che annienti un cuore distrutto... Però c'è una cosa che forse non sai, " ARRIVERA' UN GIORNO, CHE TU NON SAPRAI..." e sarà lì in quel posto sicuro che finalmente, tra te e NOI rimarrà un Muro... per sempre.

 






sabato 10 marzo 2012

L'acqua vagna e u ventu asciuca... Davide Trapanese


L' acqua vagna e u ventu asciuca, e i babbaluci a ccu si suca...Megghiu broru senza carni ca furmentu ca lattuca... Sugnu figghiu ru na terra ca pu coddu pò t'afferra, sulu picchì allonghi a manu; sta currennu e a ghiri piano!!! Sugnu figghiu ra miseria, ri curtigghi e ddu scunfortu, haiu bisognu r'un cunsigghiu; megghiu bonu o chiovu stortu?? L'acqua vagna e u ventu asciuca, e i babbaluci a ccu si suca... Megghiu carni ri maiali, ca viteddu iutu a mmali... Parru come vogghiu io e ssu ncapisci mi nni prìu, picchì  mi nni ste futtennu si ddà ncapu ci stà Diu... Io un ci criru e r'unnaiu curpa, si s'ammucccia e r'on s'immisca... Un l'ha vistu mai na vota, ri quannè ca io nascivu, quindi a ccuè ca a ringraziari si ora parru e sugnu vivu?? L'acqua vagna e u ventu asciuca , e i babbaluci a ccu si suca, megghiu riri i cosi nfacci ca sintirisi pupazzi... Mafia, Stato e Vaticano, 3 serpenti in una mano, solo a questi NOI ubbidiamo... e te lo dico in ITALIANO.

Davide Trapanese

 

Traduzione in italiano   

Spiacenti, ma in questa versione la rima è praticamente IMPOSSIBILE!!!


L'acqua bagna e il vento asciuga, e le lumache a chi li gusta...Meglio brodo senza carne, che frumento con lattuga... Sono figlio di una terra che per il collo, poi ti afferra, soltanto perchè hai allungato la mano; stai correndo e devi andare piano!!! Sono figlio della miseria, dei cortili e dello sconforto, ho bisogno di un consiglio; meglio buono o chiodo storto?? L'acqua bagna e il vento asciuga, e le lumache a chi li gusta... Meglio carne di maiale, che vitello andato a male... Parlo come voglio io e se non capisci io ci godo, perchè me ne sto fregando se lassù, per voi c'è Dio... Io non ci credo e non ho colpa, se lui si nasconde e non interviene... Non l'ho visto mai una volta, da quando sono nato, quindi a chi devo ringraziare se ora parlo e sono vivo?? L'acqua bagna e il vento asciuga, e le lumache a chi li gusta, meglio dire le cose in faccia, anzichè vivere da pupazzi... Mafia, Statu e Vaticanu su trì serpi nto na manu, nuatri a testa cu idda calamu, e tu ricu M'PALERMITANU.


PALERMO SVEGLIATI!!! 


mercoledì 15 febbraio 2012

Tutti noi... di Davide Trapanese

 

" Tutti noi pensiamo di fare, di realizzare, di conquistare... 
Muoviamo, con tenacia, i mattoni del nostro destino, 
per un progetto che ci vive dentro, privo di tempo... 
Alziamo muraglie sopra spazi stranieri, marchiando una Storia
 che non ci appartiene, ma che poi, è lei stessa a far da Padrona... 
Tutti noi pensiamo, tutti noi parliamo... e siamo Noi che vogliamo, 
noi che imbrogliamo, e dopo però, moriamo... 
La nostra testa è una grande betoniera da poco, la nostra lingua è un 
pennello scadente, che dipinge e colora disegni privi di significato... Noi che vogliamo, ma non sappiamo soffrire per continuare a spingerci oltre... Noi che imbrogliamo, ma non intendiamo pagare... Noi che spesso non viviamo veramente, esistiamo, ma abbiamo il grande timore di Morire".


giovedì 2 febbraio 2012

Riccardo D'angelo - La biografia

                                                                                                                                                 

" La mia forza di continuare a sognare... 
la ritrovo negli occhi gioiosi di chi 
mi conosce e crede in me..
.non è la fama che cerco, 
ma l'amore della gente che per me è vitale..."
  
Riccardo D'angelo


Riccardo nasce l'8 maggio del 1991 a Palermo. Il suo grande desiderio di venire al mondo e avventurarsi in questa Grande Sfida che è la vita, lo portano ad arrivare tra "noi", due mesi prima del previsto. Purtroppo, il suo cammino esistenziale, al di là della palese vivacità che già lo caratterizza, si presenta a lui, un pò troppo presto, in maniera dura e prepotente. Nasce infatti con una fortissima decalcificazione alle ossa. Questa condizione non migliorò nel tempo, e fu costretto poi, man mano imparava a camminare, a dover usare degli accessori alternativi che fungevano da scarpe. "Questi accessori...dichiara Riccardo con un nodo alla gola: "... costavano il doppio dello stipendio di mio padre!!... e ha dovuto chiedere un prestito per poterli acquistare. - Il tempo era già passato, e fortunatamente Riccardo era già guarito, cominciava come tutti i suoi coetanei a frequentare le scuole della " Rosolino Pilo ", affermerebbero senza dubbi che era un vero cervellone... amava studiare e si applicava, senza per questo definirlo un noioso secchione... - Cominciano le scuole medie alla "Silvio Boccone " ,  dove conosce molti ragazzi delle borgate limitrofe; Via Oreto, Ballarò, ecc...  Proprio in quel periodo crescendo, e confrontandosi con la realtà dei suoi luoghi quotidiani insieme ai nuovi amici, emerge dentro di lui la grande passione per la musica...  Inizia a cantare, qualche brano, nelle conosciute feste di piazza a Palermo, dove già da inizio primavera, vengono affollate da centinaia di persone in diverse zone della città.
 - Dopo diverse esibizioni canore, la gente conoscendolo, non riusciva più ad accontentarsi del singolo brano, e animatamente, applaudendo di gusto, lo incitavano a cantare ancora... e questo per Riccardo era un grande motivo di gioia e fierezza... Dichiara: " Tutto questo per me era bellissimo..." - Crescendo, inizia anche ad avvicinarsi all'arte cinematografica e così inizia a fare provini in entrambi i settori. Purtroppo, come è già noto, la strada in questi ambienti non è affatto semplice da percorrere, e le prime delusioni iniziano a presentarsi. - Dichiara:  Una volta ho fatto un provino per la  New Faces  a  Palermo, dove ho cantato una canzone di Gigi D'alessio, per esattezza: Non dirgli mai. Hanno detto, in generale, che dopo circa una settimana ci avrebbero contattati per informarci dell' esito dei provini. A me diversamente però, poco dopo dissero che ero già passato e che mi volevano fortemente a Bologna. Quindi, dopo qualche giorno acquisto il biglietto dell'aereo e parto per Bologna. Arrivato negli studi della New Faces , mi hanno fatto accomodare in un ufficio dove mi veniva detto che c'erano moltissime possibilità per cominciare a lavorare nel mondo dello spettacolo, ma avevo bisogno di un attestato come figurante televisivo!!! il tutto sarebbe venuto a costare intorno a i 5000 euro!! " - Profondamente deluso torna a Palermo con l'amarezza nel cuore... Nonostante la delusione però, Riccardo continua a fare provini per il cinema, quando nel luglio del 2011 viene a conoscenza di una ricerca di realizzazione casting del sequel " Ragazzi fuori  - vent'anni dopo..." Conosce così Alfredo Li bassi, noto attore, oggi regista del cortometraggio " Chi se lo aspettava " , dove anche Riccardo ha avuto la sua parte, che crede nelle sue buone qualità e gli permette di mettersi alla prova in questo delicato territorio cinematografico. Oggi Riccardo é fiero di sè, se pur consapevole che le delusioni potrebbero non tardare ad arrivare, ma lui ci crede e non smette di lottare... Perchè la sua gente crede in lui, e lui è felice anche solo per questo... Il successo se arriverà, lui gli aprirà porta, diversamente, se cosi non sarà... rimarrà la certezza che lo ameranno per quello che lui rappresenta OLTRE LA SUA PASSIONE...


http://www.facebook.com/video/video.php?v=2823566402710










 








"Chissa' se un giorno non ce lo ritroveremo Regista?!..."

Davide Trapanese


      






lunedì 30 gennaio 2012

Francesco Benigno aveva alzato solo il polverone, perche in cerca di visibilità... persa da tempo..."


Per ulteriori informazioni;

                                               Gruppo Facebook
                                                                                                    595 membri


Circa un mese fa, ho avuto a che fare con l'attore Benigno per una questione che inizialmente ho ritenuto seria, ma che poi, si è rivelata falsa ed esaltata... Il fatto è questo: Io ero un suo fans, e  dico ero perchè ne ho il motivo... ero iscritto, come molti di voi sicuramente, al suo Fans club su Facebook, ed un giorno entrando in questo gruppo; leggo un suo scritto indirizzato verso i giornalisti, che a suo dire, gli avrebbero sporcato il personaggio che dopo tanti anni si è costruito. ( vedi l'articolo sotto ). Io spontananeamente, senza ancora sapere bene i fatti e fidandomi ciecamente, mi sono offerto di scrivere per lui nel mio Blog, senza nè ricompensa ne guadagni. Al che, lui accetta e mi richiede l'amicizia con un suo contatto privato per lasciarmi il suo recapito telefonico. Mi chiede di telefonargli, per concertarmi il tutto per poi pubblicarlo. Io nella stessa serata, prima di chiamarlo, mi permetto, di voler creare una sorta di anteprima ( correggendo il suo italiano incerto ) con quello che già lui aveva scritto nella pagina Fans club, per far sì che la gente volesse poi saperne di piu'... ( sempre articolo sotto ) ... Il giorno dopo gli mando un sms, dicendogli di darmi un 'orario per evitare di disturbarlo nel caso fosse impegnato nel momento in cui io decidevo di contattarlo;  NON MI RISPONDE PER 3 GIORNI... Una sera lo trovo su Facebook sul suo contatto personale, e succede questo;

                  


Davide Trapanese

Mi rendo conto che non apparteniamo più allo stesso stato sociale
ma una risposta al mio sms, sarebbe stata gradita...
anche solo per dirmi; " Senti ascolta, non se ne fa piu' niente..."

Davide Trapanese

ad ogni modo, da buon fan che spero di rimanere, spero solo che hai risolto la questione.



F Micheal Benigno

di che parli quale messaggio non ho nessun messaggio forse avresti fatto meglio prima a chiedere ma vedo che te oltre a fare le cose prima di concertare adesso dai anche sentenze sulla certezza che io abbia letto e non ti ho risposto ammesso che debba farlo di corsa faccio altro io
..


Davide Trapanese

di corsa? 3 giorni fa?
comunque non è un problema, l'avrei fatto solo per ammirazione...
non per guadagno... non ci sono pubblicità nel mio sito...




F Micheal Benigno

ma scusa non capisco posso decidere io quando rispondi ma certo che sei forte te mi auguro che non dici sul serio perchè io non devo rendere conto a nessuno ne tantomeno a te non capisco cosè questo pretendere manco ti conosco



Davide Trapanese

Francesco ascolta, tu non devi dare conto a nessuno... non è successo nulla di eclatante... io non sono un tuo amico ma ero un tuo fan e perdonami se dico ero..vedo però che tratti le persone con troppa sufficienza...Comunque, chiudiamo l'argomento e se ti va cancellami anche degli amici...
Sono amico di Alfredo li bassi di Salvatore Termini di tanti altri attori e cantanti siciliani e non..




F Micheal Benigno

visto che eri un mio fans e non ti reso conto che sei stato accettato tra i miei amici più intimi che conosco tutti personalmente doveva farti capire che sei tra virgolette fortunato perchè poi sia io che te possiamo fare ammeno e percioò visto i tuoi toni ti saluto e ti cancello subito dai i miei amici che non mi parlano cosi pur conoscendomi buona vita ciao

F Micheal Benigno

quelli non sono attori li bassi e termini sono ex o addirittura ex ex ex uno non fa un film da venti anni laltro va in giro na raccontare da 7 anni alla gente che sta girando ragazzi fuori 20 aNNI DOPO AUTENTICA CAZZATA CHE SONO SICURO CHE TE L'HAI CREDUTA per resto tieniteli cari ma gli attori sono altra cosa sfigati forse si



Lui è un regista, tu no...




F Micheal Benigno

che cosè lui un regista hahahahhaha buona questa chi te la detto lui e poi solo per informarti visto che sei pure vuoto di testa ma del resto gli amici di quei sfigati come ti aspetti che sono vai su yutube e cerca francesco benigno al giffoni visto che lo anche vinto con il mio corto diretto scritto è interpretato sveglia ragazzo sveglie ammazza ma sei de coccio come si dice qui a roma è inutile che mi scrivi altri messaggi perchè non sei dopo questa di ricevere altri messaggi ciaosalutami il regista li bassi e il grande attore termini hahahahahah



Davide Trapanese

già il fatto che mi parli in romano, mi appari solo ridicolo... per il resto, ammiro la gente che nonostante l'impegno che mette in quello che fa, pur con difficoltà, rimane umile...Tu si sulu un pirocchiu rinusciutu... ca su nnera pi qualcunu a cu cci liccasti u culu... saresti sicuramente peggio di loro... loro rimasti VERI... tu sei solo COSTRUITO
..
Davide Trapanese

Ciao Nata'...
..



F Micheal Benigno

prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr uno dei tanti invidosi e come dicono a roma rosiconi va cacati hahahaha prrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
..



Davide Trapanese

Da un professionista mi aspettavo altre reazioni...NON HO PAROLE!




Adesso capite perchè Alfredo Li bassi non lo ha voluto nel suo film " Ragazzi Fuori, vent'anni dopo" ???



Definitelo VOI !!!


                                                        

30/ 01/ 2012                                  Lo sfogo esaltato dell'attore;

"Maledetti giornalisti schifosi... in questi 23 anni dal mio debutto; tantissimi film che sono rimasti nel cuore e nella storia del cinema italiano... Fiction, premi di ogni genere, un Sanremo, un Festival importantissimo come il Giffoni; vinto senza santi in paradiso... una famiglia fantastica ecc ecc... e proprio ieri sera, mentre sto guardando il Tg5 mi vedo lì; a causa dell'arresto di uno dei partecipanti del film Gomorra,  sbattuto in primo piano come uno sfigato maledetto che, dopo avere fatto "Mery per sempre" e " Ragazzi fuori " sono rimasto a Palermo a rubare piuttosto che a spacciare ecc ecc... Maledetti figli di ..bip.. ; parlate delle tantissime cose che ho fatto con fatica e dedizione riscuotendo anche successo; invece di mortificare un padre prima, un uomo dopo, un marito fedele e sincero, un Attore che nonostante tutto il suo passato e, sottolineo passato  ha fatto e continua a seguire una carriera, e una vita esemplare soprattutto per i suoi figli e, anche per il suoi tanti fans... siete delle bip.... bip... bip.... schifosi!!!! Prima di guardare e giudicare chi ero e cosa facevo prima, provate a guardare e valutare positivamente chi sono oggi.  Chiedendovi in cuor vostro se il Benigno di quei tristi e sbagliati giorni, è ancora quì ... o se adesso ha compreso, ed è soltanto mosso da una sana volontà...            
 PER PROVARE A DIMENTICARE..."




" Io adesso, penso, che Benigno abbia 
proprio dimenticato tutto...purtroppo però, 
anche da dove è partito!! "

D.T.

Ah, appunto dimenticavo


Ho scoperto, dopo alcune accurate ricerche, che il noto brano " Dimenticare " ( almeno agli italiani, e ai meridionali in particolare ), non è stato scritto da Benigno. L'autore di questo testo è un cantante neomelodico palermitano, di media notorietà; Gennarino... venuto a mancare ai suoi cari e ai tanti fans, circa 15 anni fa per overdose... E'stato lui a scriverla e a cantarla per la prima volta in pubblico, molto prima del film Ragazzi Fuori...



domenica 29 gennaio 2012

Fiabe senza Tempo... di Davide Trapanese


Favole. Favole che durano da sempre. O forse fiabe raccontate, ad una " bimba" capricciosa che non riesce e non vuol dormire... ma vuole ancora, fare solo l'amore. Il letto è già disfatto, e siamo soli in questa stanza, ma tutto sembra quasi parlare o addirittura cantare. Cantare note dolci di luoghi, per noi assai lontani, distanti da questo freddo infernale, che solo noi siamo capaci di scaldare...continuando ancora a fare l'amore. Abbiamo tentato in tutti modi di dimenticare, provando a cancellare musiche e parole di questo bel testo, scritto apposta per noi, ed è apparso subito chiaro di non essere più dei bambini... Ma se ancora adesso stiamo insieme, non credo sia solo per gioco. E' fantastico guardarti negli occhi, specialmente in questi caldi momenti, dove il tuo sguardo sembra dirmi di riprovarci ancora, ma sai bene che non è semplice bruciare nuovamente. Sei diventata Donna, un anno in più da ieri. E stiamo festeggiando spogliando i nostri cuori. La vita non si ferma e il tempo non s'insegue, ma ciò che ormai è passato, lo abbiamo ancora accanto, protegge i tuoi pensieri su di un soffice tessuto... per essere custode del paese dei tuoi sogni... 
dove inevitabilmente anch'io ti sono a fianco.

                                                           Per Alessandra

giovedì 26 gennaio 2012

Unitevi in TANTI......

                                


UNITEVI IN TANTI NEL GRUPPO;
LO SFIDANTE AL TAPPETO... che troverete su Facebook...PER SOSTENERE QUESTA GRANDE RIVOLUZIONE... E' GIUNTA L'ORA DI PROVARE A CAMBIARE QUESTA NOSTRA NAZIONE... che sta cadendo a pezzi... VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!!!


                            


martedì 24 gennaio 2012

" Siamo noi i RISOLUTORI..." di Davide Trapanese


"Bandiamo l'incertezza, affermiamo la forza. Diventiamo risoluti, aspettando la Morte."

Prendiamo posizione oggi. Qui. Adesso. Diamo peso alle nostre azioni e cerchiamo di non vacillare nella determinazione a realizzare il nostro destino. Evitiamo di seguire categoricamente il percorso delineato di un qualunque testo religioso o politico; creiamo il nostro. La nostra risolutezza a percorrere il sentiero della nostra vita è la nostra dote principale. Senza di essa, siamo come morti. La morte, certamente è inevitabile, ma non permettiamole di giungere per mancanza di volontà: verrà solo quando il tempo a nostra disposizione sarà finito. Finchè andremo avanti, dovremo usare la nostra immaginazione per far fronte ai duri travagli della vita. Superiamo gli ostacoli e realizziamo ciò che ci riproponiamo.  Troveremo così una serenità inaspettata. Anche se conosceremo il dolore di veder cadere sotto i nostri occhi, proprio quanto ci è più caro, accettiamo, se pur difficile da compiere, questo fatto; fa parte della natura dell'esistenza umana, e non abbiamo tempo da sprecare dietro a favole o a spiegazioni illogiche. Ogni giorno la nostra vita si accorcia di ventiquattr'ore. Il tempo che abbiamo a disposizione per realizzare qualcosa si fa sempre più prezioso. Dobbiamo soltanto centrare i nostri obiettivi, quindi abbandonare ogni volontà al momento di morire. La nostra vita è una creazione che muore con noi. Lasciamola andare, rinunciamo alla nostra individualità, e così facendo immergiamoci e fondiamoci completamente con il Grande Principio... Ma sino a quel momento, creiamo il vero scopo della nostra vita con Forza
e Determinazione...


lunedì 23 gennaio 2012

La guerra...


"Le armi sono strumenti di cattivo auspicio forgiate
da un qualunque ignorante.
Se ricorrere ad esse
diventa quasi inevitabile, l'uomo saggio cerca
 di agire con misura.
 Il dolore più grande è trasformarsi in veterani della morte e
assistenti delle atrocità dell'uomo."

Se prendiamo in mano un'arma, sia essa un coltello o una pistola, ne percepiamo intensamente la natura. E lei è lì a pregarci di essere usata. Uno strumento spaventoso, il cui unico scopo è la morte e la cui forza non dipende solo dal materiale di cui è fatto, ma anche, o forse principalmente, dalle intenzioni di chi lo ha costruito. E' triste dover ricorrere alle armi, ma a volte si tratta di una questione di sopravvivenza. Per l'uomo saggio, le armi sono l'ultima spiaggia: egli non si compiacerà mai di saperle usare, nè esalterà la guerra... Quando la morte, il dolore e la distruzione colpiscono ciò che abbiamo di più sacro, il prezzo da pagare dentro di noi è altissimo. Ma la cosa che maggiormente ci addolora è assistere alla sofferenza degli altri. Il rimorso provocato dalla visione delle atrocità che l'uomo commette e dalla nostra impotenza ad aiutare le vittime non ci abbandona più. Se andiamo personalmente in guerra, siamo noi stessi ad oltrepassare il limite: nella furia del combattimento, per sopravvivere, sacrifichiamo i nostri ideali, e questo ci cambia per sempre. Ecco perchè nessuno ci tiene a trasformare se stesso in un veterano della morte. Riflettiamo bene, prima di andare incontro a un cambiamento irreversibile: ad essere in gioco non è solo la nostra vita, ma la nostra stessa umanità...

                                         

mercoledì 18 gennaio 2012

L'autore del Blog...

                                            



Salve a tutti... Mi pongo, già da giorni, una particolare e importante domanda. E'chiaro, importante almeno per me; Nonostante le oltre 1800 visualizzazioni sul blog; Lo sfidante al Tappeto...ottenute in soli 2 mesi si 500  membri nel Gruppo aperto su Facebook...a nessuno è mai saltato in mente di chiedermi come mai ho scelto questo nome. Forse non vi interessa o forse pensate che sia un nome come un'altro.... mi dispiace deludervi, ma non è cosi'!!! Nel mio blog non ci sono pubblicita', quindi io non guadagno nulla se voi cliccate o no... la mia missione non è guadagnare ma Comunicare... Voi chiederete; " Comunicare cosa??... Io credo che Lo sfidante per noi, da mettere al Tappeto, sia lo Stato... o forse la nostra stessa mente, o peggio ancora la nostra ignoranza o chissa' magari anche la nostra Paura...abbiamo tanti sfidanti ma fingiamo di non averne nemmeno uno, raccontandoci che và bene così... e che bastiamo a noi stessi...e il Mondo fa schifo....Ma cosa facciamo noi per il Mondo??? Io credo: NULLA In passato, tanto tanto tempo fa, molti uomini si riunivano segretamente per provare ad organizzarsi per qualche eventuale Rivoluzione, per il bene del paese, e non avevano tante possibilità di interagire tra loro perchè correvano il rischio ogni giorno di essere arrestati o peggio ancora uccisi...Oggi abbiamo tanti mezzi e possibilità per comunicare ed essere uniti, Amici, ma lo facciamo solo su Facebook e in altri social network ... Parliamo del piu' e del meno ma non riusciamo ad andare OLTRE... Giochiamo a Poker, a Cityville o a chissa' cos'altro e passiamo il tempo... e intanto il mondo va a rotoli... Abbiamo un mezzo, il computer, per comunicare... ma lo usiamo in questo Assurdo Modo...Invece di coalizzarci, diventare complici, anche se ci controllano... Perche' forse lo ignorate, ma NOI siamo controllati allo stesso modo del Grande Fratello...forse chissa' questo scritto o questo gruppo verrà chiuso e censurato... ma certamente non possono chiudere Facebook... Troppi miliardi in ballo che non si possono perdere.... Sto solo cercando di spiegare che forse è giunto il momento di Svegliarci, anzichè pensare che non possiamo far nulla perchè siamo deboli e privi di strumenti e possibilità... Pensiamo invece di aggiungere qualcosa di buono o togliere se c'e' del brutto... ogni giorno in questa nostra Vita...  Aiutiamoci a trovare delle Idee, Prospettive, proviamo a smuovere i massi, affrontiamo i nostri Sfidanti; siano loro i politici, gli imprenditori, le nostre paure, le nostre incertezze.... Abbiamo un mezzo, il computer, usiamolo in maniera sana e costruttiva per noi e l'Umanita'...Coalizziamoci, anche se ci controllano... perchè tanto a quel punto non potranno FERMARCI TUTTI !!!... Il 2012 non sarà il nostro ultimo anno, ma potrebbe diventare il nostro Primo di un VERO CAMBIAMENTO.... Ciao a tutti...

martedì 17 gennaio 2012

Scrittore

                           
" Si ritirò in se stesso, prima scrisse per uno solo, poi per migliaia. Diede corpo ai fantasmi, dolori e gioie, incarnandoli in meravigliose storie di carta e d'inchiostro..."


Una volta un autore dichiarò: << Posso sbarazzarmi di qualunque cosa scrivendone>>. Intendeva dire che il processo espressivo poteva liberarlo dal dolore compresso in fondo all'anima. 
Una presa di coscienza che produceva un'interessante bipartizione: liberarsi, o restare attaccato a gioie e tormenti tacendoli. Gli scrittori scrivono perchè devono: hanno bisogno di esprimere ciò che è profondamente sepolto dentro di loro. Sentono voci che nessuno ode, E ascoltano intensamente, per poi comunicarne il messaggio ai loro simili. Noi percepiamo il Supremo Principio allo stesso modo degli scrittori che percepiscono ciò che è unico. Nell'ascolto di voci misteriose e divine e nell'espressione della meraviglia che esse generano, troviamo una magica affinità con la perfezione suprema del Puro Principio.

                                      

Davide Trapanese



Emigrante - di Davide Trapanese


La magia non funziona in questo posto. La poesia ha perso ritmo e rime, il cibo familiare è oggetto di curiosità, e sguardi ostili sostituiscono gli affetti.
 Essere emigrante significa esser Solo fra milioni di persone.

Gli emigranti partono per svariate ragioni, ma in generale si tratta sempre della ricerca di prospettive di vita migliori. Per questa ragione essi affrontano i rischi legati all'incertezza, allo sfruttamento, alla discriminazione, all'ostilità, alla povertà e a volte persino alla separazione dai propri cari. Chi riesce a sopravvivere a tutto ciò sviluppa una forza e una determinazione interiori che lo sosterranno sempre nei momenti di maggiore sofferenza. Conservare la propria spiritualità è un problema come un altro. Eccezzion fatta per i livelli più elevati, la spiritualità ha sempre un contesto culturale ben definito. ( Esiste una spiritualità che trae forza dalla terra, dalla cultura e dal tempo: per questo quasi tutte le forme di magia non funzionano lontane dal loro luogo d'origine; esiste poi la spiritualità che ognuno porta dentro di sè, e un altra ancora, più rara, che trascende qualsiasi tempo e luogo.) Gli emigranti cercano di conservare le proprie credenze originarie o di adattarsi a quelle del paese o della città ospitante. La prima è un impresa alquanto ardua: la nuova cultura è incompatibile con quella che hanno lasciato, e sosterrà la loro spiritualità solo a patto che si tratti di una cultura, nel complesso,  già ben affermata. Nel secondo caso, gli emigranti devono accostarsi ad un sistema completamente nuovo. Comunque sia, devono far fronte a un conflitto fra due culture, sino a raggiungere un livello spirituale in cui i riferimenti culturali, gradualmente perdono ogni significato.

venerdì 13 gennaio 2012

Imparare...


L'apprendimento è la fonte della gioventù. Non importa che età abbiamo, non dobbiamo mai smettere di crescere... Non dobbiamo pensare che la creatività sia appannaggio esclusivo di artisti, scrittori, e musicisti: si tratta di un elemento essenziale per tutti noi. Diversamente dalla creatività rivolta verso l'esterno, quella che si usa nell'arte, nella soluzione dei problemi o nella scrittura, la forma di creatività che noi tutti possiamo coltivare è l'apprendimento. Finchè continueremo a imparare, ad aprirci a nuove idee e a nuovi modi di affrontare le cose, ad approfondire la conoscenza di noi stessi e del mondo che ci circonda, praticheremo la più alta forma di creatività personale. Se osserviamo attentamente gli anziani che ancora vivono con pienezza, noteremo che nessuno di loro ha mai smesso di imparare e di interessarsi alle cose. Queste persone non sono rimaste uguali a ciò che erano da giovani: hanno elaborato nuovi modi di apprendere e di agire. Ogni volta che entriamo in una nuova fase della vita, le regole del gioco cambiano. A sessant'anni non possiamo più dedicarci alle stesse attività di quando ne avevamo venti. Dobbiamo saperci rinnovare a seconda delle cirostanze: è questo incessante atto creativo a consentirci di restare Giovani...     
            

giovedì 12 gennaio 2012

Attrazione


Iridescenza di pavone in veritiere ombre, fioritura viola stesa al sole di mezzogiorno. La bellezza del mondo è una girandola colorata, ma al centro del fiore sta l'immobilità.     
                       
Questo è un mondo di movimento. La sua natura è quella del cambiamento costante, della variazione infinita, senza la quale vi sarebbe solo stasi, poichè raggiungeremmo dei limiti. Ma tutti i limiti sono in realtà arbitrari. La vita è un'incessante equazione di oscurità, luce, colore,suono, fragranza e sensazione. Il pavone attira la compagna sfoggiando il proprio piumaggio; il fiore attira l'ape con i suoi profumi e colori. La bellezza si tramuta in follia, è spinta verso sempre maggiore bellezza, si perde nella danza della seduzione. Noi voliamo intorno ai petali del fiore, inebriati dalla magnificienza dei suoi colori. Incantati dalla fragranza di un profumo, siamo incitati ad agire, toccare e colmare i nostri recipienti vuoti con la pienezza della gioia promessa. Ciononostante, al centro del fiore tutto è immobile. Quando la danza della bellezza giunge al termine, siamo al culmine. Nella vita, le attrazioni sono infinite. Non dovremmo mai fare più di quanto basta a soddisfarci. Immergerci oltre il necessario è follia. Dobbiamo ricordare di ritirarci e guardarci dentro. All'esterno della nostra anima indugiano la bellezza splendente e un fantastico movimento; ma solo quando scendiamo al centro dell'anima ci ritroviamo nell'occhio del ciclone, nel punto di quiete dell'esistenza. Allora tutto si fa energia condensata, diventa luminoso, insopportabilmente forte ed intenso, eppure assorbito da una quiete suprema.  
       
  

mercoledì 11 gennaio 2012

Indovinello - Venne prima l'esperienza o il significato?


Da bambini amavamo molto un indovinello che diceva esattamente così: <<E' nato prima l'uovo o la gallina?>> Era un enigma tanto grande che ci ha accompagnati fino all'età adulta, trasformandosi progressivamente in un stereotipo applicabile a qualsiasi situazione logica particolarmente intricata. Forse il significato della vita è per certi versi arbitrario. La gente va a lavorare, ed ecco che il lavoro diventa parte integrante della sua esistenza. Si sposa, mette su famiglia, ed eccola affermare che queste sono le cose più importanti al mondo. Se il lavoro fosse stato un altro, o il coniuge un'altra persona, o ancora, se al posto di sposarsi avessero preso i voti, la loro vita avrebbe avuto un altro diverso significato? Vi sono poi persone a cui la vita ha imposto moltissimi significati: chi soffre di una deformità fisica vive in maniera diversa da chi è perfettamente sano; chi nasce in una famiglia ricca ed aristocratica avrà prospettive naturalmente diverse dal figlio di un povero operaio; chi nasce in Asia avrà una visione diversa dell'esistenza da chi nasce in Europa o in America. E dunque chi ha ragione: chi dice che il significato dipende dalle nostre definizioni, o chi sostiene che sono le circostanze a determinarlo? 

Dialogo

                         

"Continuo a parlare nel sonno...Continuo a sognare... Come può esistere la calma perfetta se il mio cervello continua incessantemente a fare rumore?"
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Noi tutti siamo in continuo dialogo con noi stessi: ed è questa l'origine dei nostri problemi. La parola dialogo significa discorso fra due parti. Dunque non potrebbe esservi dialogo interiore se non in presenza di una divisione nella nostra mente. Chiunque porta in sè due parti: finchè non riusciamo a unirle, non possiamo raggiungere lo stato di interezza necessario alla spiritualità. Anche dopo lunghi anni di pratica, addomesticare la mente resta comunque un 'impresa difficile. Possiamo dare l'impressione di avere acquisito un controllo perfetto sulle situazioni di veglia, ma poi ci scontriamo con l'infinita turbolenza degli stati di sonno e meditazione. Se è così, è segno che il nostro successo è incompleto. La perfezione è invece qualcosa di totale. Il processo di perfezionamento è lungo e richiede estrema metodicità. Ma pur dovendo sempre cercare di dare il massimo, non possiamo correre il rischio di reprimerci. Semmai, invece di rifiutare gli aspetti più spiacevoli e incontrollabili di noi stessi, dovremmo individuarli ed esaminarli attentamente. L'introspezione quotidiana dà armonia alle nostre sfaccettature. Gli aspetti negativi possono essere eliminati; quelli positivi, coltivati. E' uno sforzo che richiede anni di impegno, ma solo con questa gradualità potremo pacificare noi stessi e la nostra mente inconscia, e liberarci finalmente dalle continue lotte e dagli assurdi conflitti... interiori.

martedì 10 gennaio 2012

Sfida - Qualunque dio può essere sfidato. Senza scelta non può esistere devozione.


Nel corso della storia, molti ribelli hanno deciso di sfidare i propri dèi : in mancanza di questa possibilità di scelta, non può esistere autentica fedeltà nei confronti di un'idea sacra. La devozione vale solo quando possiamo scegliere la nostra strada in maniera consapevole, pur conoscendo le difficoltà che ci attendono al varco. Scegliere di essere devoti è dunque un fatto positivo; ma lo è anche decidere di sfidare gli dèi, poichè ciò riafferma la fondamentale capacità dell'uomo di operare delle scelte. Non possiamo sostenere religioni che ci neghino questo diritto. Il totalitarismo metafisico sclerotizza la nostra libertà di esseri umani. Una religione in cui l'unica alternativa alla fede sia la punizione, non è accettabile: così si addestrano i cani, ma non si fanno maturare gli uomini. La spiritualità è veramente grandiosa solo se concede libertà di scelta. Se soffriamo sotto il peso di particolari problemi non è certo per colpa di una punizione divina, e non dovremmo permettere a un'idea tanto falsa di instillarci dubbi debilitanti. I periodi di crisi rappresentano sempre una sfida alla fede. Magari ci ritroveremo a reagire con amarezza nei riguardi dei nostri dèi, e a gridare: Come può qualcosa di sacro permettere che mi accada una simile atrocità? Ma gli dèi non sono nè genitori, nè difensori. Semplicemente, esistono per ispirarci a diventare persone migliori e simboleggiano la possibilità di scelta che è prerogativa della vita stessa. Se scegliamo la fede o piuttosto la sfida, è cosa di secondaria importanza. Ciò che conta è salvaguardare sempre la libertà di scegliere.

Disastro - Notte silenziosa e nera, fuoco inatteso. Distruzione.

                        

Arriva un tempo in cui il disastro colpisce. E' così travolgente, che non possiamo fare altro che accettarlo. Il disastro altera il corso dei nostri giorni, del nostro lavoro, dei nostri stessi pensieri. Siamo tentati di odiarlo, ma non serve. Non possiamo dire che il disastro ce l'aveva con noi, sebbene i suoi esiti siano stati mortali, così come è difficile dire che ci ha << mandato all'aria>> i piani: perchè, in un attimo, ha letteralmente sconvolto la nostra giornata. Il disastro è una cosa naturale, non una maledizione degli dèi, nè una punizione. Scaturisce da un'interazione tra forze: il terremoto dalle pressioni sotteranee, l'uragano dal vento e dalla pioggia, l'incendio improvviso da una scintilla. Di fronte a un grande disastro, subito ci chiediamo: <<Perchè?>>  Invece non dovremmo permettere alla superstizione di interferire, impedendoci di accettare le cose con calma e obbiettività. Nessun dio ci viene a trovare seminando distruzione. I disastri possono cambiarci profondamente, ma passano. Dobbiamo aggrapparci alle nostre convinzioni più radicate e ricordare i nostri intenti. Se restare cenere, o diventare araba fenice, dipende da noi...

                                      

giovedì 5 gennaio 2012

Riflesso... La luna al di sopra dell' acqua. Stare seduti in solitudine...


Se le acque sono placide, riflettono perfettamente la luna. Se noi ci quietiamo, possiamo riflettere perfettemente il Divino. Ma se ci lasciamo trasportare solo dalla frenesia dei nostri impegni quotidiani, se cerchiamo di imporre i nostri schemi all'ordine naturale e ci lasciamo assorbire da punti di vista egocentrici, la superficie delle nostre acque si fa turbolenta. Allora cessiamo di essere ricettivi al "Magico". - Nessuno sforzo può quietarci del tutto. La vera quiete nasce spontanea da momenti di solitudine in cui concediamo alla nostra mente di placarsi. Proprio come l'acqua scorre verso il basso, la mente gravita verso il Sacro. Restando immobili, le acque melmose tornano chiare, e anche la nostra mente lo sarà, se solo le permetteremo di fermarsi. Nè l'acqua, nè la luna compiono alcuno sforzo per produrre il riflesso.   Allo stesso modo, la meditazione sarà cosa naturale e immediata.


domenica 1 gennaio 2012

"Inizio" - E' questo il momento di imbarcarsi. I segni propizi sono al loro posto.



All'inizio ogni cosa promette bene. Ci prepariamo a ricominciare. Anche se la nostra attenzione è rivolta al magnifico viaggio che ci attende, tutto è già racchiuso in questo primo momento: il nostro ottimismo, la nostra fede, la nostra determinazione, la nostra innocenza. Per cominciare, dobbiamo prendere una decisione: impegnarci nella cura quotidiana di noi stessi. Dobbiamo stabilire un saldo legame con la nostra interiorità. Le questioni esterne sono superflue. Soli e nudi, superiamo tutte le fatiche della vita. Noi soli possiamo dunque disporre di noi stessi, trasformandoci negli strumenti attraverso cui raggiungere l'essenza spirituale più profonda della Vita. Un volta presa questa decisione, ogni cosa verrà a noi. I segni di buon auspicio non sono una superstizione, ma una conferma. Sono una risposta. Si dice che quando un uomo sceglie di pregare con sufficiente devozione una pietra, la pietra stessa acquista vita. Allo stesso modo, quando scegliamo di dedicarci alla pratica spirituale, persino le valli e le montagne vibrano all'unisono con la nostra intenzione.